PESCI d'ACQUARIO


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Fosforo

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Il mangime dei pesci contiene fosforo, solo in piccola parte viene utilizzato come sostanza per il corpo, il resto viene espulso e reso dai batteri, presenti nell'acqua, fostato tramite mineralizzazione.
In un acquario con molti pesci e una vegetazione scarsa avremo una quantità di fosfato elevato, mentre con una situazione inversa il fosfato nell'acqua risulterà nullo; ciò e spiegabile dal fatto che le piante consumano il fosforo mineralizzato (fosfato) anche in tracce disciolte. Al secondo del contenuto di fosfato, distinguiamo tra acquariofili da pesci e acquariofili da piante. Quelli da piante devono aggiungere nell'acquario macroelementi nutritivi (fertilizzanti); mentre quelli da pesci devono curare l'acqua per evitare un'eutrofizzazione (sovrafertilizzazione). Nell'acquario con acque stagionate si osserva che il contenuto di fosfato non supera mai certi valori, anche se tali sono alti. Questo accade in quanto il fosfato in eccesso precipita sotto forma di un composto di calcio difficilmente solubile, da andare nel filtro. Per abbassare il fosfato si interviene sul filtro e sul fondale, togliendo la fanghiglia si asporta con essa anche il fosfato di calcio, evitando ad ogni cambio d'acqua che il nuovo fosfato si discioglie dal precipitato. Gli acquarifili da pesci avendo un valore del fosfato alto possono intervenire per riportare l'equilibrio non solo con cambi continui d'acqua, ma aggiungendo in acqua con particolare attenzione, una soluzione di cloruro ferrico. Il ferro disciolto precipita come idrossido e libera acido cloridrico. In parallelo viene parzialmente prodotto fosfato di ferro, che anch'esso precipita. L'acido cloridrico reagisce subito con il bicarbonato producendo anidride carbonica. Questo metodo si può applicare se è presente una durezza carbonica sufficiente. In un acqua tenera, se proprio si vuole adottare questo metodo, è meglio aggiungere un pò di bicarbonato di sodio. Con la fertilizzazione mediante Fetrilon può accadere che non tutto il ferro venga assorbito dalle piante, il restante precipita legando altro fosfato. I valori ottimali del fosfato sono circa 0,5 ppm (parti per milione).

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