PESCI d'ACQUARIO


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Pressione Osmotica

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La pressione osmotica riveste un ruolo importante per la sopravvivenza dei pesci e la normale attività dell'acquario. Con un esempio capiremo principalmente cos'è e perché è importante: prendendo un contenitore e dividendolo a metà con una membrana semipermeabile, tipo quella delle cellule uova; tale deve avere dei fori con grandezza da consentire il passaggio alle molecole d'acqua e non a quelle di soluto (sostanza solida disciolta nel liquido). Riempiamo i due settori del recipiente con due soluzioni a diversa concentrazione e con lo stesso livello. Facendo trascorrere un certo intervallo di tempo, si può notare il passaggio di acqua dalla soluzione meno concentrata a quella più concentrata fino al raggiungimento di un certo equilibrio. Il passaggio di acqua attraverso la membrana s'interromperà quando la pressione idrostatica, quella cioè esercitata dal liquido a livello più elevato, avrà eguagliato la pressione esercitata dall'acqua che tende a passare attraverso la membrana per diluire la soluzione più concentrata. Quest'ultima pressione viene chiamata PRESSIONE OSMOTICA, mentre il passaggio delle molecole d'acqua attraverso la membrana semipermeabile viene chiamato OSMOSI. La concentrazione dei liquidi corporei nei pesci e differente rispetto all'ambiente esterno ed i loro organi regolano il principio dell'osmosi, permettendogli di vivere in costante equilibrio.Questi meccanismi sono differenti nei pesci d'acqua dolce rispetto a quelli d'acqua salata, in quanto i primi citati hanno la concentrazione dei liquidi corporei maggiore rispetto all'ambiente esterno; invece i secondi citati c'è l'anno minore. I pesci sono in grado di adattarsi, per periodi limitati, ad ambienti con pressione osmotiche non idonee, rendendoli però più deboli e vulnerabili, nei confronti di eventuali agenti patogeni, in quanto queste situazioni richiedono un elevato consumo di energia con conseguente condizione di stress. L'osmosi è particolarmente importantissima per i pesci più giovani e ancora di più per gli embrioni che non hanno gli organi per la regolazione dell'osmosi, rendendoli molto delicati. Le uova dei pesci, sprovviste di guscio calcareo ed esposte all'ambiente esterno, protette dalla sola membrana semipermeabile, con pressione osmotica dell'acqua eccessiva, tende a farle scoppiare in conseguenza dell'eccessiva assunzione di liquidi, mentre se la pressione osmotica è troppo bassa le uova si raggrinziscono. Per avere il successo nell'allevamento e nella riproduzione dei pesci bisogna quindi avere un giusto valore della pressione osmotica dell'acqua. Gli invertebrati marini essendosi evoluti in ambienti molto più stabili per quanto riguarda questo parametro, non sono in grado di vivere con valori diversi alle loro esigenze. Per ciò che riguarda i parassiti, si evidenzia la loro resistenza più bassa dei pesci a cambiamenti dei valori osmotici. Su questo principio si basa alcune pratiche terapeutiche che mirano alla loro eliminazione, sottoponendo a brevi bagni d'acqua dolce i pesci marini ammalati e si immergono in acqua salata quelli d'acqua dolce. In acquariofilia non ci sono valori indicativi per questo parametro, ma si può fare riferimento agli indici della conduttività per avere un'idea sui suoi valori.  

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